Ospite d'eccezione alla riunione tecnica della Sezione di Firenze del 26 ottobre. Strappato per qualche ora al ritiro di Coverciano si è prensentato nell'aula magna del Museo del Calcio l'arbitro internazionale e rappresentante degli arbitri in attività nel Comitato Nazionale dell'AIA Stefano Farina. Non una "prima" per il "top class" di Novi Ligure a Firenze, sezione in cui già aveva tenuto una lezione nella scorsa stagione. Eppure, con la solita schiettezza e lucidità Farina ha richiamato l'attenzione della folta platea sulle più attuali discussioni regolamentari, con particolare riferimento agli ultimi episodi sull'interpretazione del fuorigioco. Soffermandosi poi sul ruolo dell'arbitro ha detto che "per cimentarsi con il calcio moderno è necessaria innanzi tutto concentrazione. Non possiamo mai farci trovare impreparati - ha aggiunto - dobbiamo essere pronti ad affrontare qualsiasi situazione senza distrazioni dal fischio d'inizio fino a quello di chiusura di una gara". 
Farina non si è sottratto alle domande dei presenti, fra i quali siedevano, tra gli altri, anche i due arbitri gigliati in forza alla Can Gianluca Rocchi e Nicola Pierpaoli. Le domande sono cadute inevitabilmente sulle recenti prestazioni (internazionali e non) che l'anno visto protagonista. Farina ha tenuto infine a ringraziare i tanti arbitri in attività senza prospettive per limiti di età, ma che ogni settimana coprono le gare più "spinose" nelle categorie dilettantistiche più basse. Duccio Tronci
