Livorno – Firenze 0-3 (andata Firenze-Livorno 2-1) Formazione: Cuscito, Romei, Landini, Ticci, Tronci, Cenni, Ricci, Becchi (dal 15’ st Schilirò), Frascaro (dal 30’ pt Leonardi), Baroni, Giorgio (dal 30’ st Bietoloni). Allenatore: Malpezzi. Dirigente Accompagnatore: Papi.
Perfetti, impeccabili: semplicemente grandiosi! E’ questa in tre aggettivi la splendida vittoria di Firenze sul campo di Stagno a Livorno. Contro i colleghi labronici i ragazzi di Malpezzi si giocano la semifinale di ritorno dell’ormai tradizionale torneo di calcio fra sezioni arbitri della Toscana. Forti del 2-1 ottenuto in casa nella partita di andata i gigliati si presentano a Livorno con a due risultati su tre a disposizione. Ma i calcoli non servono: Firenze parte subito forte e fin dall’inizio si capisce che “non c’è trippa per gatti”. Senza una sbavatura in difesa e con un possesso palla da vera squadra, l’undici fiorentino soffoca sul nascere i tentativi di Livorno di pareggiare i conti dell’andata. E con Baroni, Ricci e Giorgio va più volte vicino al vantaggio. La svolta al 25’, quando da una splendida azione condotta da sinistra da Giorgio, Frascaro insacca al volo su un perfetto cross: è 0-1. Dopo il gol Livorno tenta di alzare la testa, ma i ragazzi di Malpezzi non perdono mai la concentrazione. Frascaro è costretto ad uscire per infortunio, al suo posto subentra il “mago” Walter, a mezzo servizio per problemi fisici. Il ritmo di Firenze non cala e sul finale di tempo ecco che arriva il raddoppio che “stronca le gambe” ai labronici. E’ proprio il neo-entrato Leonardi ad insaccare, con un secco diagonale da sinistra. Dopo lo splendido primo tempo i ragazzi compiono il capolavoro nella ripresa, gestendo alla perfezione il risultato. Addormentano la gara, concedendo pochissimo a Livorno: una sola parata per l’estremo gigliato Cuscito. E sono impeccabili anche nel comportamento, non infierendo sui labronici, nel risultato come sul morale. C’è spazio però anche per il gol di Baroni, che arriva intorno al 30’ della ripresa. L’attaccante di Malpezzi viene premiato dopo averci provato più volte ed infila il portiere su assist di Bietolini. Rimane il tempo solo di raccogliere l’applauso dei livornesi, che all’uscita del campo attendono i ragazzi in maglia viola per complimentarsi con loro, adottando quella prassi di fair play sperimentata con successo proprio dalla squadra di calcio di Firenze. Quella vera però. Grazie ragazzi, adesso ci attende Pisa. Il 25 giugno a Calenzano c’è la finale!
LE PAGELLE
Cuscito: Non viene praticamente mai impegnato. Deve ancora recuperare la dimestichezza di un tempo, ma la sua presenza fa star tranquilla la difesa. RASSICURANTE
Tronci: Condizione atletica 8, intelligenza tattica 8. Lo storico leader della difesa fiorentina è tornato, e si vede. Essenziale e puntuale, incita e comanda i compagni di reparto. AUTOREVOLE
Landini: Il mister lo sposta da un ruolo ad un altro come un soprammobile, e lui risponde presente ogni volta. Svolge il nuovo compito con naturalezza impressionante: JORGENSEN
Ticci: La stagione perfetta. L’uomo del Mugello non sbaglia niente: chiude sugli attaccanti, imposta il gioco, fa respirare il reparto. Una crescita continua, mattone dopo mattone: THE WALL
Romei: Sente emotivamente il match, ma è una tensione positiva. Dalla sua parte non si passa, anzi, si riparte. Quando trova varchi ci si infila, per poi recuperare subito la posizione. DISCIPLINATO
Cenni: Relegato sulla fascia tarda ad entrare nel vivo del gioco, ma quando lo fa inanella dribbling e serpentine che ubriacano i livornesi più di un litro di “poncio”. Tecnica e fisico: INVIDIABILE
Ricci: Provocato dal pubblico, reagisce nel migliore dei modi. Giocando come sa. Corre, combatte, entra in tutte le azioni, contrastando e reimpostando. Gli manca solo il goal. GUASTATORE
Becchi: Detta i tempi del centrocampo, smistando palloni con precisione e intelligenza tattica. Nonostante il fisico non l’aiuti, non si risparmia e esce solo quando il corpo dice basta.GENEROSO
Frascaro: Era la sua partita. La fascia sinistra una prateria su cui correre, lui un puledro entusiasta e ribelle. Un’occasione mancata, una realizzata, prima di uscire per infortunio: FURIOSO
Giorgio: Dietro l’unica punta si muove con intelligenza e sacrificio. Fa il lavoro sporco, ma quando trova lo spazio si fa trovare pronto a ricevere per poi crossare al centro. E goal. ALTRUISTA
Baroni: Prestante e tecnico, tiene continuamente in apprensione la difesa di Livorno. Va vicino al goal un paio di volte, per poi finalmente insaccare. Fa reparto da solo. DIROMPENTE
Leonardi: Senza parole di fronte ad un ragazzino di 38 anni, che entra in campo ferito nel corpo e nello spirito, gioca una manciata di minuti, realizzando un goal da cineteca. ESEMPLARE
Schilirò: Doveva restare in panchina, ma le necessità lo hanno portato in campo: trenta minuti, trenta chilometri percorsi. Voleva dimostrare attaccamento alla squadra. C’è riuscito. PENTITO
Bietolini: Uno scampolo di partita per il carroarmato di Gavinana. Dietro ogni pallone, spesso anche dietro la difesa avversaria. Un assist per Baroni, con cui forma una PANZER DIVISION
Malpezzi: Schiera in campo una formazione equilibrata negli uomini e nella loro disposizione. Una lezione “tecnico-tattica” degna dei mister più illustri. La squadra segue le sue indicazioni con puntualità e fiducia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. CONVINCENTE
Papi: Errata corrige. Non ha annunciato l’addio. Anche se i “rumors” lo davano per partente, lui si dimostra colonna imprescindibile dello staff. RESTA CON NOI, o CICCIO RESTA CON NOI!
Un plauso generale a tutti: esemplari nel comportamento, perfetti nel gioco. Una lezione per tutti. Anche, e soprattutto, per noi stessi. La strada è quella giusta.
Nella foto: Mister Malpezzi
